Da circa un mese mi avvalgo di un app contacalorie. Me l’ha consigliata Aranzulla e naturalmente funziona. Perché Aranzulla è davvero il mostro sacro di qualunque interrogativo digitale della vita. Insomma accade che una mattina leggo che il metodo migliore per perdere peso è semplicemente bilanciare i macronutrienti, cercando di non sforare le percentuali di carboidrati, grassi e proteine che, per una persona in salute, corrispondono a un 50/30/20. SBEM! La svolta della vita, ho pensato. Finalmente qualcuno che suggerisce come smettere restrizioni e rinunce perenni che alla lunga imbruttiscono fino a farti saltare di gioia quando un improvviso lockdown impedisce il normale trascorrere delle attività e tu hai la scusa per ingozzarti e ingrassare perché tanto non avrai contatti umani mai più. Torniamo a quella mattina. Individuo l’app e con una semplice registrazione di pochi secondi (dice sempre Aranzulla) sei nel mondo del benessere calorico faidate. Peccato che invece quei pochi secondi si traducono nella realtà con il solito rimpallo con la mail, di cui mannaggia ti sei scordato la password che ti obbliga a dei capitomboli all’indietro fino ai primi dati conservati all’anagrafe con tanto di sigillo di ceralacca. Assoldate queste facezie e acquistato un nuovo cellulare perché hai preso a martellate il precedente, finalmente inizia il vostro per sempre basta alle diete. Con nuovi interrogativi. Sì perché cosa vuoi, ti chiede l’app,: perdere peso, mantenerlo o aumentare? Aumentare? Sono espertissima nell’aumentare, cara app. Insegnami piuttosto come mangiare senza sensi di colpa! Ho scoperto così un mondo fatto di grammi che vanno pedissequamente misurati prima di essere ingeriti e a cui spesso si può anche porre rimedio. Perché se non avete verificato in anticipo che 30 grammi di gallette di riso sono molto più caloriche (con percentuali di grassi maggiori) del pane ai cinque cereali, potrete compensare e far scendere il valore dei carboidrati ingerendo fibre (verdure e frutta) o proteine. Di solito, preventivando tutto, funziona. Peccato ne sia stata compromessa la mia vita sociale. Essendo possibile infatti inserire i prodotti semplicemente fotografando il codice a barre che aggiorna in tempo reale l’elenco dei valori nutrizionali, mi aggiro nel supermercato come un novello Sherlock che usa la lente della fotocamera per sparaflashare, per esempio le confezioni dei burgher vegetali (il più discreto vi costerà da solo almeno 200 calorie). Ho condotto battaglie serrate in loro difesa, ma ho lentamente imparato a evitarli perché ricchissimi di grassi. Diciamo no alla carne, ma pure al colesterolo. Quello che ho invece imparato, non senza meraviglia, è che il corpo brucia di suo un tot di energia per digerire gli alimenti e se sappiamo associarli gli rendiamo più facile il lavoro, soprattutto ai muscoli, che comunque devono sostenere ogni attività, persino quella di stare spatasciati su un divano in semi-agonia.
Ora, a distanza di un mese, so perché quel famoso articolo parlava in termini entusiasti di questa tipologia di alimentazione controllata. Perché è vero che si può decidere di darsi alla pazza gioia dei grassi saturi e un giorno mangiare un cinghiale intero e una Sacher da mandare in fibrillazione il dott. Nozzy, ma nel momento in cui vedrete drasticamente riempirsi il contenitore segnacalorie che quindi passa da un verde rilassante a un rosso allarmato, be’ ci penserete una volta in più. Non dimagrisci perché comprendi il meccanismo, ma perché l’app ti instilla i sensi di colpa e smetti di mangiare. Giornalmente con il mio bilancino di precisione soppeso e mi tocca scegliere tra un trancio di salmone o dei filetti di sgombro (assumendone poi la stessa espressione). Imparerete che in una cena potete assumere fino a 1600 calorie e che l’olio extravergine di oliva è uno dei più grandi traditori della storia gastronomica. Un cucchiaio ha 119 calorie e ben 13 grammi di grassi, ancorché buoni. Come quelli della frutta secca. Ma l’app non è che me li sconta. Li calcola eccome. Per la prima volta oggi, nel provare a inserire uno spuntino ho ottenuto una condizione insperata: avrei assunto, compresa la cena, 1100 calorie totali con una perfetta commistione dei macro (precisamente 50/31/18). La felicità si è sommata al traguardo dei due chili persi; chili che, con la logica LIFO dei flussi di magazzino, ultimi a entrare, primi a uscire. Sono i chili della quarantena per intenderci, ma in coda come alle poste adesso ci sono gli altri, i più affezionati. Quelli che non mi mollano da Natale e che ho ritrovato proprio come le signore dei sottani, braccia conserte, che rinnovano l’appuntamento estivo cicaleggiando fuori della loro porta di casa. Poi l’imprevisto a cena. Nel pregustare la mia insalata greca, la feta mi tradisce. Pesa non 80, ma 110 grammi. "Che saranno mai trenta grammi", mi dico. Invece sono grassi. 6 punti percentuale in più. Tocca aggiungere all’insalata un pomodoro e anche un po’ di rucola. Diminuisce il valore percentuale dei carboidrati. Aggiungo altri 15 grammi di pane ai cereali per convincere i grassi ad arrendersi. Totale calorie della giornata: 1338. Mentre scrivo bevo una tisana pancia-piatta a base di foglie di the verde. Raccolte direttamente in India.
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Alessandra NennaParlo e scrivo dal basso. Archivi
Gennaio 2024
HomeVoce ai personaggi (il podcast del romanzo)
La storia c'è. Facciamone un romanzo vero Il libro c'è. Voi? 0,18181818 Il titolo che vorrei Rinunce Rapsodia, insieme per resistere. Scrivendo La settimana della "Revolution" Lettere dal passato 1001. Traguardi e nuove partenze OMG... L'ho fatto davvero Sottolineatevi... in verde Storia di una matita rosso-blu... e una gomma Matematica e profumi Il talento On LifeCome ti aggiorno il CV: a voce
La misura dell'amicizia Parco della lavanda, una prospettiva unica Tema, la fede La mamma dei miracoli Cara amica mi scrivo Elogio della lentezza Guerriere senza veli La felicità è un muscolo Pippo e il paradiso di Konrad Lorenz Svegliarsi... altrove Quando il web parla della tua vita Ri-conoscere il passato per dirgli grazie I grassi (saturi) vanno ignorati Amore: un amico speciale che si rinnova ogni tre giorni Alle radici della narrazione A scuola di tolleranza A lezione sul balcone Che un profumo vi annunci Non Ciao, ma Ti vedo dimagrita Ho perso le parole La chiave della felicità Un giorno forse torneremo qua I miei ex fidanzati (immaginari) Scrivere a Babbo Natale Avete tempo per una buona notizia? Dieci cose di me Giardini d'infanzia Gli sguardi dell'Amore Una radio sintonizzata sul futuro C'è molto di te in me Trova le parole per me La blue girl della mia infanzia Gente arcobaleno Venti non anniversari e una valigia senza peso BlogDrusilla, l'unicità dietro la maschera
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