Prima o poi farò, prima o poi andrò. Siamo pieni di liste di cose che faremo in un futuro, forse già domani. Ma oggi? Scrivere un libro è solo una parte di un'impresa più difficile. Perché prima, durante e dopo occorre chiedersi perché. Perché ho scritto questo libro? Intanto per occupare un po' di tempo durante il lockdown tra marzo e giugno facendo qualcosa che mi piace: scrivere. In secondo luogo per ordinare, come tante perle su una collana, le decine di battute e gaffes dei viaggiatori raccolte in questi ultimi anni durante il lavoro al desk infopoint di una stazione ferroviaria. Se quella stazione fosse stata chessò, Paderno Dugnano, non credo avrebbe raccolto attorno a sé lo stesso colore e solarità. Ho unito alle gag alcuni racconti ispirati da scenette, episodi e personaggi che popolano la quotidianità di quel luogo e ne ho fatto un plico che ho presentato a uno storico editore barese. Quello che non mi aspettavo è che quel progetto stampato su poco più di sessanta fogli avrebbe preso la rincorsa e si sarebbe trasformato nel libro che ora ho tra le mani. Ogni tanto lo riapro, lo annuso, parto a rileggere brevi scorci avendo sempre la sensazione che quelle parole a lungo lette, rilette, corrette, si siano trasformate, abbiano assunto un sapore diverso per il solo fatto di essere rilegate. Non avevo grandi pretese. Se non di portarvi a vedere quel mondo così come lo vedo io: un giorno ti fa sbellicare dal ridere per un'uscita inaspettata, un altro ti commuove fino a farti venire i lucciconi. Però posso dirvi che ne è valsa la pena. Sarà in tutte le librerie dai primi di dicembre. In anteprima lo trovate sullo store della casa editrice qui e sui principali canali soliti. Se volete seguire invece gli aggiornamenti circa presentazioni, novità e altre curiosità che svelerò a poco a poco, iscrivetevi sul gruppo Scusi, il treno si prende dalla stazione?. Su Facebook, naturalmente.
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Può essere solo visto come una trovata per continuare a parlarne, ma ho appena letto una notizia relativa alla scomparsa di Gigi Proietti che, per chi ci crede, ha del mistico. Se la concomitanza di date tra nascita e morte ha innescato il commento automatico sul "colpo di teatro" (il contributo più bello a mio avviso si trova nei versi composti per l'occasione da Emiliano Luccisano 𝑀𝑎 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒́ 𝑡𝑒 𝑛𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑎𝑛𝑛𝑎𝑡𝑜, 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑟𝑖𝑜 𝑒𝑟 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑖 𝑛𝑎𝑡𝑜? ‘𝑁𝑎 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑢𝑡𝑎 𝑐𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑜𝑙𝑎: “𝑃𝑒 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎̀ ‘𝑛𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑎”). Il vero coup de théâtre invece sarebbe un altro. Qualcuno (particolarmente ispirato o chissà, in sintonia) ha provato a fare una divisione tra il giorno e il mese di nascita (e di morte). Il risultato è 0,18 periodico, che rimanda a una delle celebri barzellette del grande mattatore di spettacolo. Ed è qui che nonostante i lucciconi per questa improvvisa perdita, è impossibile che non scappi anche una risata. Un attimo dopo ho pensato: Genio! Perché sostengo da diverso tempo (per letture e approfondimenti che continuo a portare avanti) che ogni vita ha con sé un progetto unico che viene passato al vaglio di tanti elementi e per cui è necessario un lavorìo congiunto di energie per secoli. Ecco perché credo fermamente che numeri e date, ancor più quelle che segnano l'entrata e l'uscita dal flusso della vita, non siano e non possano essere affidate al caso. Proietti ha saputo conquistare le sue platee perché sembrava parlasse a ogni spettatore in un dialogo con lui unico e intimo. Era ciò che la propria energia emanava e ha portato egregiamente a fiorire i suoi doni. Nell'accomiatarsi dal pubblico e dalla vita ha trovato il modo di suscitare una risata spontanea per sempre, indubbiamente, ma mi piace pensare che abbia voluto anche farci riflettere. Se non vivi per il tuo scopo potresti diventare come una barzelletta raccontata male e qualche volta tra la vita e la morte c'è spazio appena per una bella risata. Grazie Mandrake. |
Alessandra NennaParlo e scrivo dal basso. Archives
Giugno 2022
HomeDue chiacchiere con la casa editrice
Storia di un manoscritto che desiderò diventare un libro vero Voce ai personaggi (il podcast del romanzo) La storia c'è. Facciamone un romanzo vero Il libro c'è. Voi? 0,18181818 Il titolo che vorrei Rinunce Rapsodia, insieme per resistere. Scrivendo La settimana della "Revolution" Lettere dal passato 1001. Traguardi e nuove partenze OMG... L'ho fatto davvero Sottolineatevi... in verde Storia di una matita rosso-blu... e una gomma Matematica e profumi Il talento BlogDrusilla, l'unicità dietro la maschera
Quello che non (mi) scende A message in a book La paura ha paura L'ombra della luce La filosofia in una camminata Anche una crepa... La misura della felicità Siamo endiadi a metà Rapporti di platino Di quel paese chiamato Amore De/sidera... pensarsi oltre E se foste un libro da salvare? The great gig in the sky Manuel Vilas, 100 comandamenti più uno La stanza del Mago Ezio Bosso Se avere talento pesa Ma tu, che paura hai? Quando a mancare è il respiro E voi, come vi state proteggendo? L'ulivo che vuole essere preso in braccio Un virus legale e la gioia bambina Fate virale la gentilezza Leandro e le cassette dei sogni da montare La maschera e il volto Somewhere over the rainbow... there's Judy Il saluto salutare Condividete e moltiplicatevi A Natale regalatevi un T.E.A.M. Te lo dico in un vocale Vi svelo un segreto Come un calzino spaiato La fata delle scarpette Maleficent a modo mio Profumi di nuovo Gratitudine. Un motivo al giorno Om... e torno a casa Come avere successo in amore. Forse Parole da salvare Dimagrire. 4 consigli non richiesti Giovanni e la birra annacquata Nuovi passi hanno bisogno di nuove scarpe Riflessioni allo specchio La vita come un applique fulminato Come potenziare la sfiducia negli acquisti on line HappyhandZoombombing aziona circuito di beneficienza
Andrea, una Dolcilandia per i bambini poveri Minoo, il presente è melodia Manos Blancas Puglia: happyHand su misura Un paio di scarpette contengono 50 grammi d'amore Laura's Art Studio. Quando la bellezza sta in una mano Esprimete un desiderio. FommyartLu lo cuce per voi Leandro e la cas(s)etta delle idee Urtare un totem e trovarci una città On LifeTema: la fede
La mamma dei miracoli Cara amica mi scrivo Elogio della lentezza Guerriere senza veli La felicità è un muscolo Pippo e il paradiso di Konrad Lorenz Svegliarsi... altrove Quando il web parla della tua vita Ri-conoscere il passato per dirgli grazie I grassi (saturi) vanno ignorati Amore: un amico speciale che si rinnova ogni tre giorni Alle radici della narrazione A scuola di tolleranza A lezione sul balcone Che un profumo vi annunci Non Ciao, ma Ti vedo dimagrita Ho perso le parole La chiave della felicità Un giorno forse torneremo qua I miei ex fidanzati (immaginari) Scrivere a Babbo Natale Avete tempo per una buona notizia? Dieci cose di me Giardini d'infanzia Gli sguardi dell'Amore Una radio sintonizzata sul futuro C'è molto di te in me Trova le parole per me La blue girl della mia infanzia Gente arcobaleno Venti non anniversari e una valigia senza peso Casa NennaCamminare per rinascere
Evolvete, ma portatevi dietro il cellulare A prova di decreto Conta che ti passa Re Magi. Quando arrivano, arrivano Manic Monday Meucci contro Zuckerberg Angurie gemelle Il pittore e i biscotti "5 stelle" Incontrare l'Amore al Supermercato Come ti addobbo una cheesecake Valencia
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