Questo l'esito dell'essermi avventurata su un campo per me abitualmente poco battuto.
Per una volta, per partecipare a una cena, non ho demandato a mia madre (che sarebbe stata velocissima e con risultati estetici più armoniosi forse), ma questo è. Punto sul gusto. Quello che qui non potete vedere è cosa significa entrare a gamba tesa nella cucina di un cuoco provetto (in questo caso di mia madre) e provare a mettersi in gioco. Ecco, io trasferirei la location di Bakeoff direttamente in casa mia perché lei, sovraintendendo i lavori, mi è sembrata posseduta dal fantasma dei giorni presenti di Knam, Chef Damiano e Benedetta Parodi insieme. Che nello spirito di aiutarti ti guardano come la Fletcher (impareggiabile protagonista de La signora in giallo) guarderebbe un caso irrisolvibile scuotendo la testa. Va da sé che quello che ne esce, oltre il carico calorico, ha il peso di tutte le aspettative deluse di mia madre che spera sempre di trovarmi la volta successiva (accade in media ogni 12 mesi che mi metta a preparare un dolce) meno confusionaria e più organizzata. Invece sembro piuttosto la versione cresciuta, ma meno esperta, di Emma, una bimbetta simpaticissima che vi invito a vedere qui (https://youtu.be/xvbMjxbvBjE ). L'unica cosa su cui sento di superare mia madre è che a differenza sua io assaggio le mie preparazioni per capire se commestibili (ma quello attiene un po' all'insicurezza di fondo, un po' all'innata golosità). Il che spiega perché ho scelto di non fare né la cuoca né il sommelier. Andrei in giro rotolando, perennemente ubriaca. In fondo, anche le parole hanno gusto, e di quelle, si può fare sempre un'abbuffata senza correre il rischio di indigestione. Alla pausa caffè il pittore (infaticabile, di cui invidio la capacità di lavorare a stomaco vuoto), forse contagiato dall'energia mangereccia e calorica che trasuda dalle pareti che lui stesso sta tinteggiando, chiede qualche biscotto.
Abbiamo dovuto ripiegare su quelli industriali, i classici e intramontabili Pan di Stelle (perché, strano ma vero, ci capita di comprarli anche, i dolci). Mia madre, la cui cucina è impraticabile, l'ha vissuta come un'onta imperdonabile. Unita al senso di impotenza di non poter produrre nulla che abbia un che di commestibile e saturamente calorico. E, nel mentre di vivere l'incolmabile senso di sconfitta (oltre l'innegabile stanchezza per la sfacchinata a cui ci stiamo sottoponendo), l'amico ci regala una perla. - Buoni questi biscotti signora, li ha fatti lei? Sembrano proprio i cinque stelle. Ora, che la cucina di mia madre sia a cinque stelle è vero, che se volesse li replicherebbe, ma il gusto di una risata, quando meno te l'aspetti, è meglio di una scorpacciata di dolci (vabbè, non ho scelta). #risateacinquestelle #pubblicitàocculta #seseistancoridichetipassa Vi spiego come riescono a complicarsi le mie giornate.
Faccio un ordine on line (perché pare sia tutto esaurito ovunque nei cinque continenti) per un prodotto specifico per la caduta dei capelli. Ho sempre un po' d'ansietta quando compro on line perché fondamentalmente non mi fido della gente (la colpa è di mia madre che continua a mettere l'uva passa nelle torte e io la scambio per cioccolato). Quindi credo che tutti siano potenziali, ma involontari sabotatori: da chi legge la mail a chi predispone l'ordine, passando per il corriere che mi chiama per invitarmi a scendere quando parte dal deposito e io mi catapulto al cancello finendo sempre ad aspettarlo (nella versione peggiore di me che potete immaginare, ovvero tipo la Ferragni senza la laurea in influencer). Oggi, per esempio, gli sono andata incontro due cancelli più giù, chiedendomi come si fosse potuto fidare che fossi proprio la destinataria. Poi, l'illuminazione: ero quella vestita peggio (tornare a leggere dal capoverso precedente). Apro il pacco e... mi è stato inviato un prodotto identico, ma per uomo. C'è scritto proprio UOMO sulla confezione. Ho cercato l'ordine sulla posta elettronica dicendomi che è impossibile che abbia sbagliato. L'ho guardato e riguardato mille volte l'articolo prima di cliccarci su perché avevo visto che c'era la versione Donna. Lo gnomo della tastiera mi ha giocato uno scherzo terribile. Verifico chiamando l'assistenza e un signore molto gentile mi fa notare che il codice del prodotto sul mio ordine è errato. Si riferisce proprio alla versione uomo. Probabilmente, ipotizza, ho cliccato sulla finestra sbagliata. Mi spiega poi come procedere per il reso dell'articolo e tutto quanto il pacco debba contenere, comprese la cura nell'imballaggio "al pari di come l'ha ricevuto". Si lancia infine, forse per confortarmi, nella spiegazione che la U nella descrizione finale dell'articolo non poteva essere per me un indizio chiaro perché non avvezza ai nomi compositi dei prodotti. Certo, mi dico, chiaro, limpido come l'acqua di sorgente. E io che credevo fosse l'esclamazione di sorpresa per l'efficacia del prodotto. Ma mettere una parola compiuta e intera? Questione di spazi? Chissà. Dunque munendomi della pazienza di Giobbe, ho preparato un pacchetto reimpiegando tutta la carta da imballo, ho scritto la richiesta del rimborso, oltre che fare un nuovo ordine (stavolta corretto, c'è scritto proprio DONNA per esteso e quindi una certezza: le anagrafiche sono create dagli uomini. Pigri e a risparmio energetico). Poi, proprio come accade nelle vignette satiriche, o nei duo comici, ecco che arriva mia madre per la battuta finale. Mi ha vista armeggiare e borbottare tra me, ignara o quasi dell'accaduto. Mentre sto sigillando col nastro adesivo il pacco da restituire, spiegando che "stranamente" ho sbagliato nel fare l'ordine, lei conclude candida: - E vabbé, non puoi prenderle ugualmente? E' evidente che mia madre desiderava un maschio. |
Alessandra Nenna Archivi
Aprile 2021
HomeVoce ai personaggi (il podcast del romanzo)
La storia c'è. Facciamone un romanzo vero Il libro c'è. Voi? 0,18181818 Il titolo che vorrei Rinunce Rapsodia, insieme per resistere. Scrivendo La settimana della "Revolution" Lettere dal passato 1001. Traguardi e nuove partenze OMG... L'ho fatto davvero Sottolineatevi... in verde Storia di una matita rosso-blu... e una gomma Matematica e profumi Il talento Casa NennaCamminare per rinascere
Evolvete, ma portatevi dietro il cellulare A prova di decreto Re Magi. Quando arrivano, arrivano Conta che ti passa DifferenziAmoci Meucci contro Zuckerberg Manic Monday Angurie gemelle Il pittore e i biscotti "5 stelle" Incontrare l'Amore al Supermercato Come ti addobbo una cheesecake BlogDrusilla, l'unicità dietro la maschera
Quello che non (mi) scende A message in a book La paura ha paura L'ombra della luce La filosofia in una camminata Anche una crepa... La misura della felicità Siamo endiadi a metà Rapporti di platino Di quel paese chiamato Amore De/sidera... pensarsi oltre E se foste un libro da salvare? The great gig in the sky Manuel Vilas, 100 comandamenti più uno La stanza del Mago Ezio Bosso Se avere talento pesa Ma tu, che paura hai? Quando a mancare è il respiro E voi, come vi state proteggendo? L'ulivo che vuole essere preso in braccio Un virus legale e la gioia bambina Fate virale la gentilezza Leandro e le cassette dei sogni da montare La maschera e il volto Somewhere over the rainbow... there's Judy Il saluto salutare Condividete e moltiplicatevi A Natale regalatevi un T.E.A.M. Te lo dico in un vocale Vi svelo un segreto Come un calzino spaiato La fata delle scarpette Maleficent a modo mio Profumi di nuovo Gratitudine. Un motivo al giorno Om... e torno a casa Come avere successo in amore. Forse Parole da salvare Dimagrire. 4 consigli non richiesti Giovanni e la birra annacquata Nuovi passi hanno bisogno di nuove scarpe Riflessioni allo specchio La vita come un applique fulminato Come potenziare la sfiducia negli acquisti on line Valencia a modo mioOn lifeTema: la fede
La mamma dei miracoli Cara amica mi scrivo Elogio della lentezza Guerriere senza veli La felicità è un muscolo Pippo e il paradiso di Konrad Lorenz Svegliarsi... altrove Quando il web parla della tua vita Ri-conoscere il passato per dirgli grazie I grassi (saturi) vanno ignorati Amore: un amico speciale che si rinnova ogni tre giorni Alle radici della narrazione A scuola di tolleranza A lezione sul balcone Che un profumo vi annunci Non Ciao, ma Ti vedo dimagrita Ho perso le parole La chiave della felicità Un giorno forse torneremo qua I miei ex fidanzati (immaginari) Scrivere a Babbo Natale Avete tempo per una buona notizia? Dieci cose di me Giardini d'infanzia Gli sguardi dell'Amore Una radio sintonizzata sul futuro C'è molto di te in me Trova le parole per me La blue girl della mia infanzia Gente arcobaleno Venti non anniversari e una valigia senza peso HappyHandZoombombing aziona circuito di beneficienza
Andrea, una Dolcilandia per i bambini poveri Minoo, il presente è melodia Manos Blancas Puglia: happyHand su misura Un paio di scarpette contengono 50 grammi d'amore Laura's Art Studio. Quando la bellezza sta in una mano Esprimete un desiderio. FommyartLu lo cuce per voi Leandro e la cas(s)etta delle idee Urtare un totem e trovarci una città |