Negli anni leggendo, cercando, studiando ho compreso un’unica ed essenziale verità. La realtà fuori non esiste, gli altri non esistono se non nelle nostre percezioni di loro, così parcellizzate, così personali e falsate che si potrebbe arrivare a dire che non conosciamo davvero nessuno. Tantomeno noi stessi. Sono gli altri a offrirsi in questo caso come specchio, ma ciò che vediamo è simile a provare a scorgere di una stanza tutto l’arredo, i colori delle pareti, la posizione delle finestre guardando dal buco della serratura. Se fossimo sempre vigili e svegli approfitteremmo di ogni occasione di confronto, di ogni relazione (anche e soprattutto la più sofferta) per ricomporci di un pezzo. L’altro inconsapevolmente ci regala porzioni di noi che permetteranno solo alla fine, forse, di avere e gioire dell’immagine completa. Una volta ho ascoltato qualcuno dire che i più illuminati arrivano a sentire che ogni cosa che esiste, che si muove sul pianeta, da un geyser alla più piccola goccia di pioggia, è loro responsabilità. Siamo abituati tuttavia a considerare gli altri corpus separati e le terre lontane un altrove ricomposto in milioni di pixel su uno schermo. Fino a quando una famiglia di virus con la corona (regale, dunque, a cui riservare un’accoglienza degna) ci ricorda che le distanze non esistono e ci obbliga a misurarle. Non solo. Ci impone la chiusura in un forzato isolamento per smorzare il contagio. Ma cosa viene a dirci davvero questo regale batterio che pur infinitamente piccolo ha il potere di farci chinare la testa e fermarci. Ferma le abitudini, ci rallenta per farci riconquistare la capacità di ascoltare di nuovo, gli altri e noi stessi. Ieri sera, mentre mi domandavo quanta parte di responsabilità abbia in questo caos mondiale, incrocio uno scritto che usando poesia e matematica (due ingredienti imprescindibili del nostro Universo) spiega che sopravvivono solo le cose che hanno cuore. Dunque un potente re virale senza cuore, destinato a passare lasciando dietro di sé ingenti danni, proprio come lo sono tutte le cose animate da sentimenti di bassa vibrazione come la delusione, la rabbia, il risentimento, il rancore. Che la terapia più efficace sia la gioia? Restare a casa significa anche farsi raggiungere da noia, smarrimento, confusione perché la routine è stravolta. Eppure fateci caso. Gli unici a non esserne sconvolti sono gli anziani, abituati alla solitudine, e i bambini che giocano anche soli. Fate ciò che vi fa stare bene e vi connette con il silenzio e una gioia atavica (che devi imparare da te, perché non è una cosa che gli altri sanno insegnare, dice Igor Sibaldi). C’è chi cucina, chi fa musica, chi lavora anche da casa, chi crea video divertenti. Poi ci sono quelli che si stanno dedicando alle pulizie straordinarie, dal telecomando alla cella del freezer, c’è chi studia parole nuove, chi improvvisa una sfilata virtuale di pigiami (per dimostrare di essere a casa e dare il buon esempio). Credo che siano vincenti anche quelli che semplicemente restano immobili su un divano a farsi raggiungere da emozioni contrastanti. Perché stare nelle emozioni aiuta a liberarcene. Questo Re che arriva da lontano fa paura perché ci fa vedere un mostro interiore infettato di egoismo, di superfluo, di azioni e pensieri. Guardiamolo dritto in faccia, restiamo in sua compagnia (ma a distanza di sicurezza) e poi soffiamolo via come farebbe un bambino convinto che il bacio della mamma sulla ferita guarisca tutto. Perché un giorno lontano ci hanno detto che quel bacio non era così magico, che non ci meritiamo le cose belle e che ci si salva da soli.
6 Comments
Graziana
3/11/2020 00:29:19
Ho pianto... e vabbè sono sensibile... non vedo l'ora che tutto ciò finisca...ce la faremo e ce la godremo di più...baci,almeno qui si può fare 😘
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Alessandra
3/11/2020 09:18:52
Piangere fa bene.
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Mina
3/11/2020 08:04:14
UIn post di riflessione,conduciamo tutti una vita frenetica,bisogna fare presto per tutto,poi un bel giorno arriva "lui,il corona virus"e ci dice:fermati,rifletti guarda dentro di te cerca di trovare il meglio vivere di dà tante possibilità non sprecarlei .Mi auguro che questo post lo leggano in tanti.La vita è bella♥️
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Alessandra
3/11/2020 09:18:07
Grazie 😘
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Vito
3/13/2020 00:21:11
Nella baraonda di decine , se non centinaia di articoli , post , frasi , foto , immagini e riflessioni lette in questi ultimi giorni , questa lettura è forse la prima in cui io mi sia fermato al punto , riletta nuovamente e un'ultima volta ancora...riflettendo su ogni riga , ascoltando le mie sensazioni , le emozioni di questi giorni , proiettando un pensiero semplice e limpido ma scritto così tremendamente bene all'interno della mia vita. Grazie .
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Alessandra
3/13/2020 09:00:29
Grazie per la lettura attenta e aver colto ciò che volevo trasmettere. Rivolgere l'attenzione al proprio mondo interiore. Per spazzare e ripulire gli angoli dove finora non abbiamo portato luce.
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Alessandra NennaSogno. Archivi
Gennaio 2024
HomeVoce ai personaggi (il podcast del romanzo)
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