Il processo di scrittura quando non ti ci dedichi da un po’ è simile a un post sbornia. Dai di stomaco buttando a caso parole sulla pagina perché hai bevuto troppe emozioni. In ogni caso ti resta un enorme cerchio alla testa dato dai numerosi argomenti sospesi che sai non potrai unire tra loro facendone una collanina colorata da mettere al collo di chi ti legge. Dovrai ributtarne parecchi giù augurandoti che non brucino, così simili a materia infiammabile, vicino qualche organo vitale. E non è detto che sia sempre il cuore.
Per esempio, quel che brucia spesso nel mal d’amore è il fegato. Ci pensavo qualche giorno fa commentando un post che diceva “L’amore non corrisposto fa schifo”. Prima di dirvi cosa ne penso e cosa ho scritto lì, devo aggiungere che tra i commenti più divertenti c’era uno che diceva “A volte fa schifo pure quello corrisposto”. Il che mi ha portato a riflettere su tutte le coppie che a me sembra ce la facciano. Il loro rapporto appare una veleggiata sicura su mari esotici e tranquilli. Chissà quante burrasche interiori vengono taciute all’esterno, quelle che necessitano di un continuo lavoro di aggiustamento della rotta, di navigate in solitaria mentre l’altro finge che il mare alto non ci sia. Non so perché abbia fatto questa metafora marittima, ma credo per rendere l’idea che, dal mio punto di vista, prendersi l’impegno di una relazione (sana) sia simile al salpare verso mari che non conosci con una persona che, per necessità o virtù, imparerai a scoprire. Si ha entrambi il compito di portare la barca, integra, in un nuovo porto e da lì, magari, ripartire. L’amore è fatto di tappe ignote, affrontate con ogni condizione meteorologica; è fatto della capacità di tacere anche quando il vento ti porta chiaro il ruminìo dei pensieri altrui, ma l’altro dirà che era solo silenzio. Per affrontare un viaggio, un lungo viaggio si spera, occorre parlare la stessa lingua, intesa come panorama di valori condivisi, di esperienze, non necessariamente simili, ma da cui si è tratta una qualche lezione utile a conoscersi. Se non si conoscono i propri limiti e le proprie potenzialità non ci si può mettere in viaggio con nessuno, o quantomeno non sarebbe auspicabile per non danneggiare l’altro con la propria incompetenza. Ecco perché a quel post ho commentato che l’amore non corrisposto è come fare una domanda a una persona che parla una lingua diversa pretendendo o sperando ci comprenda. Forse, semplicemente, quella persona, in materia d’amore, non ha ancora imparato a parlare. Ogni cuore è un paese con una lingua sua. Occorre tempo, dedizione e pazienza per scoprirne ogni declinazione, accento, perfino quei silenzi che solo il vento fa comprendere quanto siano colmi. Quanto poco avveduti siamo nelle circostanze d’amore? Forse, prima di millantare amore, potremmo semplicemente guardare in profondità la persona che desideriamo o crediamo insostituibile scoprendo, di lei, ma soprattutto di noi, cose nuove. Per esempio che scegliamo sempre la stessa dinamica, forse donne o uomini non disponibili, diversi da ciò di cui abbiamo realmente bisogno. Di recente un articolo diceva che la persona che ci si confà ha il tono di voce che normalizza il ritmo del nostro cuore e di conseguenza il respiro. Proprio come accade per i bambini quando ascoltano la voce della madre. Siamo energia che vibra a una certa frequenza e i suoni che emettiamo parlano a livelli diversi e non per tutti allo stesso modo; forse, a una materia che non conosciamo e che pure ci guida. La prossima volta che penserete di aver conosciuto qualcuno di speciale, ascoltatelo parlare a occhi chiusi. Il cuore vedrà per voi.
5 Comments
Mina
9/7/2020 07:58:11
Racconto meraviglioso, specialmente le ultime parole scritte,chiudi gli occhi e fai ascoltare la voce con il cuore
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Alessandra
9/7/2020 08:20:00
Grazie 😘
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Paola Magno
9/7/2020 11:31:31
Meravigliosa
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Alessandra
9/12/2020 12:13:34
Grazie ☺️
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Patrizia Miolla
10/15/2020 18:36:06
......di recente un articolo diceva che la persona che ci si confà ha il tono di voce che normalizza il ritmo del nostro cuore e di conseguenza il respiro ......
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Alessandra NennaSogno. Archivi
Gennaio 2024
HomeVoce ai personaggi (il podcast del romanzo)
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