Io non sono che un punto energetico collassato nella realtà, una possibilità, un soffio di un istante nell’intera vita dell’Universo. Ma da questo punto ho un visione unica sul mondo la cui bellezza è proprio nell’originalità, nell’impossibilità per chiunque altro di vedere ciò che io vedo nell'essere qui. Vi dico di più: questa bellezza appartiene anche a voi: siete indispensabili come in un coro in cui ogni elemento contribuisce alla melodia finale. Dovete solo avere voglia di scoprire la vostra unicità e portarla a conoscenza degli altri. Cosa potrei dire circa questo strano momento che non sia stato già detto? Ho avuto i vostri stessi timori, ho cercato fino all’ultimo di credere che sulla bolla in cui vivo le nuove disposizioni del governo sarebbero semplicemente rimbalzate. Invece il lunedì più lunedì degli altri è arrivato. Ho cercato di adeguare i ritmi quotidiani alla fornitura extra di tempo che mi è stata nuovamente concessa. Ho riorganizzato le giornate cercando di trarne il massimo beneficio. In palestra per esempio, solitamente ci vado alle 18 perché sono iscritta a dei corsi specifici, ma so che il mio metabolismo pigro se viene bacchettato al mattino prima della colazione, reagisce con più vigore. Era il momento di girare a testa in giù come una clessidra la pratica sportiva. Ho perfino ringraziato di questa opportunità perché adesso brucio più calorie e ho una scorta di tempo extra. Dico di più: sarebbe preferibile per tutti che una qualsiasi attività di fitness fosse svolta entro le 10 del mattino. Poi però, fitness a parte, la mia vita è fatta di molto altro. E come tutti ho visto salire il timore che un progetto di lavoro a cui tengo non riceva la giusta attenzione; a questo timore si è aggiunta l’ansia per una collaborazione precaria come i dpcm di Conte e infine, come se non bastasse, ha fatto capolino la totale assenza di visione su ciò che potrebbe accadere se smettessi di fare ciò che faccio e iniziassi a mettere sul fuoco (lento, ma costante) uno dei miei desideri recenti. Pensieri che si sono affollati poco più sopra della mia testa come una nube nera che piano piano, scendendo, ha reso grigia anche me portando malumore diffuso e poca voglia di interagire con chi invece, nonostante me, provava a esserci. È a questo punto che hanno iniziato a manifestarsi tutti assieme fatti che solo dopo, in un flash di pochi attimi, ho capito essere perle. Solo mettendole tutte insieme avrei potuto comporre una collana preziosa. Quale la considero. Perché la verità è che la magia dell’esistere di ogni cosa, in perfetto equilibrio con un’altra, accade di continuo. Quello che fa la differenza è l’accorgersi. Accorgersi è una parola bellissima. Ne dà un’ampia spiegazione Igor Sibaldi nel libro “Vocabolario, le parole dei mondi più grandi”. Lui sostiene che accorgersi è meglio di credere e capire perché credere implica fidarsi di ciò che altri dicono. Accorgersi è percepire in prima persona. In greco si traduce metanoein, che significa letteralmente fare giungere la tua mente più in là. Fino a dieci anni fa non conoscevo nulla di tutto ciò che scrivo qui ora. Sì certo, credevo nell’esistenza di un Dio (che da piccola confondevo con la figura di Cristo) a cui dobbiamo la nostra esistenza, di un fato che ci rende forse anche prigionieri di alcuni accadimenti e ci obbliga a girare su noi stessi, come criceti sulla ruota. Quando invece ho voluto “conoscere”, il processo è stato simile a un grande libro che piano si apre e si svela. Dipende solo da noi se vogliamo essere criceti nella gabbia per tutta la vita, ma state pur certi che qualcosa prima o poi vi chiamerà fuori facendo intravedere la possibilità di panorami che non avreste neanche osato immaginare. Tutto è iniziato perché dieci anni fa ho iniziato a perdere i confini del mio mondo, simboliche pareti a cui mi appoggiavo per procedere nella vita. Ho avuto bisogno di sapere di più della dimensione sottile, quella che riguarda il mondo delle cose che so di non sapere. Questo interrogativo mi ha fatto peregrinare in molti luoghi e conoscere persone differenti, ma il senso profondo del messaggio che ciascuno portava era sempre lo stesso: l’Amore, il cui piccolo barlume sperimentiamo nei rapporti che viviamo lungo l’arco della vita, è ciò che prepara e guida i nostri passi, è quello attraverso cui filtriamo la conoscenza del mondo e di noi stessi. Nessun altro. Ho compreso che quando le quotidiane certezze sembrano vacillare, è lì che si apre la breccia per il nuovo. Nei giorni scorsi, in un momento di particolare buio (perché è allora che l’attenzione illumina cose essenziali, fateci caso) sono inciampata in una frase di Rudolf Steiner, scienziato e fondatore dell’antroposofia. È un messaggio che a me stava dando indicazioni specifiche. “Non fare che i tuoi pensieri distraggono l’ordine di ciò che è”. Non significa che posso sedermi e aspettare che la tempesta passi, perché il futuro dipende anche dalle azioni che faccio o sono disposta a fare oggi, giorno dopo giorno. Significa che devo accogliere ciò che si presenta con fiducia incondizionata che la pioggia odierna innaffi e faccia crescere il seme che diverrà la pianta di domani. Quasi in contemporanea arriva la notifica che Elisa, del gruppo “Il ricordo geometrico” ha pubblicato un video. Lì spiega concitata che la realtà esterna attuale è una resistenza che nulla implica rispetto al percorso di crescita individuale. Panta rei, tutto scorre, recita un celebre aforisma greco. Ciò che nel mondo inizia, nel mondo troverà una sua fine. In quale modo può impattare a lungo su di noi che invece siamo eterni? In un modo temporaneo senz’altro. Sta a noi definire quanto peso vogliamo che questa “resistenza” abbia perché siamo sempre noi a plasmare la realtà che viviamo. La mia preziosa collana è pronta. Del resto, anche la crepa nella roccia in un tempo lontanissimo sarà stata considerata solo un incidente dovuto ad avverse condizioni climatiche o geologiche, una brutta crepa insignificante. Eppure un ordine superiore, lo stesso che dà forma anche alle nostre, di crepe, ha fatto sì che il tempo la rendesse un’opera d’arte. sopra, Antelope Canyon, Arizona
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Alessandra NennaSogno. Archivi
Gennaio 2024
HomeVoce ai personaggi (il podcast del romanzo)
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Lo stupore per le stelle immobili Il cuore e le riserve di sazietà Drusilla, l'unicità dietro la maschera Quello che non (mi ) scende A message in a book La paura ha paura L'ombra della luce La filosofia in una camminata Anche una crepa... La misura della felicità Siamo endiadi a metà Rapporti di platino Di quel paese chiamato Amore De/sidera... pensarsi oltre E se foste un libro da salvare? The great gig in the sky Manuel Vilas, 100 comandamenti più uno La stanza del Mago Ezio Bosso Se avere talento pesa Ma tu, che paura hai? Quando a mancare è il respiro E voi, come vi state proteggendo? L'ulivo che vuole essere preso in braccio Un virus legale e la gioia bambina Fate virale la gentilezza Leandro e le cassette dei sogni da montare La maschera e il volto Somewhere over the rainbow... there's Judy Il saluto salutare Condividete e moltiplicatevi A Natale regalatevi un T.E.A.M. Te lo dico in un vocale Vi svelo un segreto Come un calzino spaiato La fata delle scarpette Maleficent a modo mio Profumi di nuovo Gratitudine. Un motivo al giorno Om... e torno a casa Come avere successo in amore. Forse Parole da salvare Dimagrire. 4 consigli non richiesti Giovanni e la birra annacquata Nuovi passi hanno bisogno di nuove scarpe Riflessioni allo specchio La vita come un applique fulminato Come potenziare la sfiducia negli acquisti on line HappyhandZoombombing aziona circuito di beneficienza
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Cara amica mi scrivo Elogio della lentezza Guerriere senza veli La felicità è un muscolo Pippo e il paradiso di Konrad Lorenz Svegliarsi... altrove Quando il web parla della tua vita Ri-conoscere il passato per dirgli grazie I grassi (saturi) vanno ignorati Amore: un amico speciale che si rinnova ogni tre giorni Alle radici della narrazione A scuola di tolleranza A lezione sul balcone Che un profumo vi annunci Non Ciao, ma Ti vedo dimagrita Ho perso le parole La chiave della felicità Un giorno forse torneremo qua I miei ex fidanzati (immaginari) Scrivere a Babbo Natale Avete tempo per una buona notizia? Dieci cose di me Giardini d'infanzia Gli sguardi dell'Amore Una radio sintonizzata sul futuro C'è molto di te in me Trova le parole per me La blue girl della mia infanzia Gente arcobaleno Venti non anniversari e una valigia senza peso Casa NennaCamminare per rinascere
Evolvete, ma portatevi dietro il cellulare A prova di decreto Conta che ti passa Re Magi. Quando arrivano, arrivano Manic Monday Meucci contro Zuckerberg Angurie gemelle Il pittore e i biscotti "5 stelle" Incontrare l'Amore al Supermercato Come ti addobbo una cheesecake Valencia a modo mio |