Sfoglio su Facebook la cartella dei ricordi degli anni precedenti e trovo questa immagine. Un mio contatto... No, non una semplice amica, ma una delle mie prime guide (@Zanauel Bijoux), nel 2013 pubblicava questo scatto mentre era di passaggio a Gioia Tauro (provincia di Reggio Calabria) dicendo che di quel posto, questa era l'immagine che più di tutte avrebbe conservato.
Rifletteva sulla bellezza di questo ulivo che pur in un luogo inconsueto, difficile perché sotto il sole a picco, battuto dai venti e dalla salsedine del mare, era cresciuto al punto da issarsi glorioso e mostrarsi resistere. Ho pensato che questa foto e questo ulivo esistono da ben prima di questa mattina del 2020, in una primavera inconsueta che sembra fare tutto il contrario di ciò che dovrebbe; porta la neve anziché fiori che sbocciano, ci fa chiudere anziché portarci fuori. E se l'istinto a scattare quella foto, l'ulivo fermamente arroccato e questo presente che non riusciamo a spiegare fossero un unicum di perfezione? Sono certa che questo ulivo sia ancora lì (solo, senza nemmeno uno schermo amico a fargli compagnia), con i suoi rami che tendono verso l'alto come le braccia di un bambino che attende fiducioso che la madre lo sollevi. E se Madre Natura è capace di ricordarsi (nel suo significato più viscerale di "prendere a cuore") di un unico albero sul picco di una roccia in mezzo al mare di un piccolo comune di una provincia in punta allo stivale, perché non dovrebbe ugualmente "avere a cuore" ognuno di noi? #abbiatefiducia #gratitudine
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Negli anni leggendo, cercando, studiando ho compreso un’unica ed essenziale verità. La realtà fuori non esiste, gli altri non esistono se non nelle nostre percezioni di loro, così parcellizzate, così personali e falsate che si potrebbe arrivare a dire che non conosciamo davvero nessuno. Tantomeno noi stessi. Sono gli altri a offrirsi in questo caso come specchio, ma ciò che vediamo è simile a provare a scorgere di una stanza tutto l’arredo, i colori delle pareti, la posizione delle finestre guardando dal buco della serratura. Se fossimo sempre vigili e svegli approfitteremmo di ogni occasione di confronto, di ogni relazione (anche e soprattutto la più sofferta) per ricomporci di un pezzo. L’altro inconsapevolmente ci regala porzioni di noi che permetteranno solo alla fine, forse, di avere e gioire dell’immagine completa. Una volta ho ascoltato qualcuno dire che i più illuminati arrivano a sentire che ogni cosa che esiste, che si muove sul pianeta, da un geyser alla più piccola goccia di pioggia, è loro responsabilità. Siamo abituati tuttavia a considerare gli altri corpus separati e le terre lontane un altrove ricomposto in milioni di pixel su uno schermo. Fino a quando una famiglia di virus con la corona (regale, dunque, a cui riservare un’accoglienza degna) ci ricorda che le distanze non esistono e ci obbliga a misurarle. Non solo. Ci impone la chiusura in un forzato isolamento per smorzare il contagio. Ma cosa viene a dirci davvero questo regale batterio che pur infinitamente piccolo ha il potere di farci chinare la testa e fermarci. Ferma le abitudini, ci rallenta per farci riconquistare la capacità di ascoltare di nuovo, gli altri e noi stessi. Ieri sera, mentre mi domandavo quanta parte di responsabilità abbia in questo caos mondiale, incrocio uno scritto che usando poesia e matematica (due ingredienti imprescindibili del nostro Universo) spiega che sopravvivono solo le cose che hanno cuore. Dunque un potente re virale senza cuore, destinato a passare lasciando dietro di sé ingenti danni, proprio come lo sono tutte le cose animate da sentimenti di bassa vibrazione come la delusione, la rabbia, il risentimento, il rancore. Che la terapia più efficace sia la gioia? Restare a casa significa anche farsi raggiungere da noia, smarrimento, confusione perché la routine è stravolta. Eppure fateci caso. Gli unici a non esserne sconvolti sono gli anziani, abituati alla solitudine, e i bambini che giocano anche soli. Fate ciò che vi fa stare bene e vi connette con il silenzio e una gioia atavica (che devi imparare da te, perché non è una cosa che gli altri sanno insegnare, dice Igor Sibaldi). C’è chi cucina, chi fa musica, chi lavora anche da casa, chi crea video divertenti. Poi ci sono quelli che si stanno dedicando alle pulizie straordinarie, dal telecomando alla cella del freezer, c’è chi studia parole nuove, chi improvvisa una sfilata virtuale di pigiami (per dimostrare di essere a casa e dare il buon esempio). Credo che siano vincenti anche quelli che semplicemente restano immobili su un divano a farsi raggiungere da emozioni contrastanti. Perché stare nelle emozioni aiuta a liberarcene. Questo Re che arriva da lontano fa paura perché ci fa vedere un mostro interiore infettato di egoismo, di superfluo, di azioni e pensieri. Guardiamolo dritto in faccia, restiamo in sua compagnia (ma a distanza di sicurezza) e poi soffiamolo via come farebbe un bambino convinto che il bacio della mamma sulla ferita guarisca tutto. Perché un giorno lontano ci hanno detto che quel bacio non era così magico, che non ci meritiamo le cose belle e che ci si salva da soli. In un momento "difficile" sotto molti aspetti proviamo a rendere "virale" la bellezza. In inglese si chiamano Random Act of Kindness, ovvero un azione a caso, non premeditata, per offrire un gesto gentile al mondo esterno. Questo è il video salvato dalle sue stories di Instagram. Lui è un collega e amico (spero non ne abbia a male se lo diffondo qui). Di gesti gentili come questo ne fa spessissimo, non solo nel privato. Sul lavoro, non so come, ma se c'è un'urgenza e da essere utili con qualcosa che sconfina la programmazione, state certi che a essere di turno ci sarà lui. Se volete seguirlo lo trovate su Instagram col nick che ho indicato nel video, ma mi piacerebbe se nei commenti parlaste dei vostri atti gentili o se ne avete altri da suggerire. Possiamo salvare noi stessi e una microscopica porzione di mondo iniziando da dove siamo. O dal vicino di casa. |
Alessandra NennaSogno. Archivi
Gennaio 2024
HomeVoce ai personaggi (il podcast del romanzo)
La storia c'è. Facciamone un romanzo vero Il libro c'è. Voi? 0,18181818 Il titolo che vorrei Rinunce Rapsodia, insieme per resistere. Scrivendo La settimana della "Revolution" Lettere dal passato 1001. Traguardi e nuove partenze OMG... L'ho fatto davvero Sottolineatevi... in verde Storia di una matita rosso-blu... e una gomma Matematica e profumi Il talento BlogDating: ve lo dico con una bio
Lo stupore per le stelle immobili Il cuore e le riserve di sazietà Drusilla, l'unicità dietro la maschera Quello che non (mi ) scende A message in a book La paura ha paura L'ombra della luce La filosofia in una camminata Anche una crepa... La misura della felicità Siamo endiadi a metà Rapporti di platino Di quel paese chiamato Amore De/sidera... pensarsi oltre E se foste un libro da salvare? The great gig in the sky Manuel Vilas, 100 comandamenti più uno La stanza del Mago Ezio Bosso Se avere talento pesa Ma tu, che paura hai? Quando a mancare è il respiro E voi, come vi state proteggendo? L'ulivo che vuole essere preso in braccio Un virus legale e la gioia bambina Fate virale la gentilezza Leandro e le cassette dei sogni da montare La maschera e il volto Somewhere over the rainbow... there's Judy Il saluto salutare Condividete e moltiplicatevi A Natale regalatevi un T.E.A.M. Te lo dico in un vocale Vi svelo un segreto Come un calzino spaiato La fata delle scarpette Maleficent a modo mio Profumi di nuovo Gratitudine. Un motivo al giorno Om... e torno a casa Come avere successo in amore. Forse Parole da salvare Dimagrire. 4 consigli non richiesti Giovanni e la birra annacquata Nuovi passi hanno bisogno di nuove scarpe Riflessioni allo specchio La vita come un applique fulminato Come potenziare la sfiducia negli acquisti on line HappyhandZoombombing aziona circuito di beneficienza
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Cara amica mi scrivo Elogio della lentezza Guerriere senza veli La felicità è un muscolo Pippo e il paradiso di Konrad Lorenz Svegliarsi... altrove Quando il web parla della tua vita Ri-conoscere il passato per dirgli grazie I grassi (saturi) vanno ignorati Amore: un amico speciale che si rinnova ogni tre giorni Alle radici della narrazione A scuola di tolleranza A lezione sul balcone Che un profumo vi annunci Non Ciao, ma Ti vedo dimagrita Ho perso le parole La chiave della felicità Un giorno forse torneremo qua I miei ex fidanzati (immaginari) Scrivere a Babbo Natale Avete tempo per una buona notizia? Dieci cose di me Giardini d'infanzia Gli sguardi dell'Amore Una radio sintonizzata sul futuro C'è molto di te in me Trova le parole per me La blue girl della mia infanzia Gente arcobaleno Venti non anniversari e una valigia senza peso Casa NennaCamminare per rinascere
Evolvete, ma portatevi dietro il cellulare A prova di decreto Conta che ti passa Re Magi. Quando arrivano, arrivano Manic Monday Meucci contro Zuckerberg Angurie gemelle Il pittore e i biscotti "5 stelle" Incontrare l'Amore al Supermercato Come ti addobbo una cheesecake Valencia a modo mio |